Il Decreto del Capo Dipartimento Protezione Civile ha stabilito lo scorso 6 dicembre, le modalità per la sperimentazione dei messaggi di allarme pubblico IT-Alert, per quanto concerne il rischio di “precipitazioni intense”.
Le indicazioni operative definiscono nello specifico gli ambiti di utilizzo del sistema, nonché l’organizzazione del sistema di protezione civile al fine di renderne possibile l’utilizzo.
Sono indicati in particolare gli obiettivi, le modalità di invio, i soggetti responsabili dell’invio dei messaggi, l’area da allertare, la tracciabilità e i contenuti del messaggio.
Il sistema di allarme pubblico in Italia è stato introdotto per la prima volta nel 2019, con l’obiettivo di garantire la tutela della vita umana per il mezzo di servizi mobili di comunicazione, rivolti agli utenti coinvolti in emergenze gravi, catastrofi imminenti o in corso.
Il provvedimento prevede anche l’introduzione del servizio “IT-alert” per l’invio dei messaggi, utilizzando la modalità definita “cell broadcast”, che consente la diffusione degli avvisi a tutti i terminali presenti all’interno di una specifica area, coperta da celle radiomobili.
Gli scenari per i quali è previsto l’utilizzo del sistema di allarme pubblico sono: incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105, attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, maremoto generato da un sisma e precipitazioni intense.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: https://www.it-alert.it/it/