
Come stabilito da specifica ordinanza del Ministro della Salute nella Regione Piemonte si applicano, a partire da lunedì 14 luglio, le misure della “zona bianca”.
Il presidente Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza che comprende tutte le riaperture possibili in Piemonte in vigore fino al 31 luglio prossimo.
Le riaperture consentite comprendono i parchi tematici e di divertimento, anche temporanei (attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d’intrattenimento per famiglie), le piscine e i centri natatori in impianti coperti, i centri benessere e termali, i centri culturali, sociali e ricreativi, le sale giochi e scommesse e le sale bingo. L’elenco comprende pure le feste private anche conseguenti a cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso, le sagre e le fiere locali, le grandi manifestazioni fieristiche, i congressi e i convegni, i corsi di formazione, gli eventi sportivi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso. Possono riaprire anche le sale da ballo e le discoteche, ma solo per le attività di bar e ristorazione, mentre non è ancora consentito ballare.
Su tutte le riaperture e le attività consentite si applicano le linee guida e le norme di contenimento e sicurezza previste a livello nazionale.
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Provincia di Cuneo in zona gialla da giovedì 29 aprile. Sono nuovamente consentiti gli spostamenti tra Regioni in zona bianca e gialla, così come è consentito una volta al giorno, lo spostamento a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, verso un’abitazione privata. Sono attivi i servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari in vigore (dalle 5 alle 22). Consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.
Seppur con alcuni giorni di ritardo rispetto al resto del Piemonte, anche il cuneese torna in zona arancione. Sono pertanto consentiti gli spostamenti ma solo all’interno del Comune di appartenenza dalle 5 alle 22, mentre ci si potrà muovere fuori del proprio Comune o Regione esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, esibendo l’autocertificazione. Chi vive in paesi fino a 5000 abitanti potrà spostarsi tra le ore 5 e le 22, entro i trenta chilometri dal confine, con il divieto tuttavia di recarsi in capoluoghi di provincia.