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20/12/2024 – Sperimentazione IT-Alert per precipitazioni intense

Il Decreto del Capo Dipartimento Protezione Civile ha stabilito lo scorso 6 dicembre, le modalità per la sperimentazione dei messaggi di allarme pubblico IT-Alert, per quanto concerne il rischio di “precipitazioni intense”.

Le indicazioni operative definiscono nello specifico gli ambiti di utilizzo del sistema, nonché l’organizzazione del sistema di protezione civile al fine di renderne possibile l’utilizzo.

Sono indicati in particolare gli obiettivi, le modalità di invio, i soggetti responsabili dell’invio dei messaggi, l’area da allertare, la tracciabilità e i contenuti del messaggio.

Il sistema di allarme pubblico in Italia è stato introdotto per la prima volta nel 2019, con l’obiettivo di garantire la tutela della vita umana per il mezzo di servizi mobili di comunicazione, rivolti agli utenti coinvolti in emergenze gravi, catastrofi imminenti o in corso.

Il provvedimento prevede anche l’introduzione del servizio “IT-alert” per l’invio dei messaggi, utilizzando la modalità definita “cell broadcast”, che consente la diffusione degli avvisi a tutti i terminali presenti all’interno di una specifica area, coperta da celle radiomobili.

Gli scenari per i quali è previsto l’utilizzo del sistema di allarme pubblico sono: incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015 n. 105, attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, maremoto generato da un sisma e precipitazioni intense.

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito: https://www.it-alert.it/it/

Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert

Sarà operativo in caso di emergenze rilevanti o catastrofi imminenti, il sistema di allarme pubblico IT-alert per l’informazione diretta alla popolazione, entrato ufficialmente in funzione lo scorso 13 febbraio. I rischi per il quale il sistema sarà attivato riguarderanno il collasso di una grande diga, l’attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

Non sono ancora operativi tutti gli scenari previsti dalla normativa. Nello specifico per quanto concerne il rischio derivante da precipitazioni intense, maremoto generato da un sisma e attività vulcanica dello Stromboli, si è reso necessario un supplemento di analisi e di verifiche che richiederanno il prolungamento della fase di sperimentazione per un altro anno.

Come funziona il nuovo strumento con cui la Protezione Civile potrà informare tempestivamente la popolazione?

Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza, e abbia un telefono cellulare acceso e agganciato alle celle telefoniche. Quel segnale avverte che ci si trova in una situazione di potenziale pericolo, rispetto a un’emergenza imminente o già in corso.

Sul sito www.iononrischio.gov.it è possibile approfondire come comportarsi e cosa è necessario fare in merito a tutte le tipologie di rischio, oltre che consultare le buone pratiche di protezione civile, in caso di ricezione di una notifica di allarme.

Il Dipartimento della Protezione Civile ricorda che al fine di ottimizzare l’operatività del sistema, è previsto l’invio di periodici messaggi di “test”, sia per i rischi per cui IT-alert è operativo sia per quelli ancora in fase di sperimentazione. Si tratta di verifiche di funzionalità del sistema, volte ad assicurare il corretto meccanismo al verificarsi di una reale emergenza.

Ulteriori informazioni sul sistema di allarme pubblico e sul suo funzionamento sono consultabili al sito www.italert.gov.it.