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Allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert

Sarà operativo in caso di emergenze rilevanti o catastrofi imminenti, il sistema di allarme pubblico IT-alert per l’informazione diretta alla popolazione, entrato ufficialmente in funzione lo scorso 13 febbraio. I rischi per il quale il sistema sarà attivato riguarderanno il collasso di una grande diga, l’attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

Non sono ancora operativi tutti gli scenari previsti dalla normativa. Nello specifico per quanto concerne il rischio derivante da precipitazioni intense, maremoto generato da un sisma e attività vulcanica dello Stromboli, si è reso necessario un supplemento di analisi e di verifiche che richiederanno il prolungamento della fase di sperimentazione per un altro anno.

Come funziona il nuovo strumento con cui la Protezione Civile potrà informare tempestivamente la popolazione?

Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza, e abbia un telefono cellulare acceso e agganciato alle celle telefoniche. Quel segnale avverte che ci si trova in una situazione di potenziale pericolo, rispetto a un’emergenza imminente o già in corso.

Sul sito www.iononrischio.gov.it è possibile approfondire come comportarsi e cosa è necessario fare in merito a tutte le tipologie di rischio, oltre che consultare le buone pratiche di protezione civile, in caso di ricezione di una notifica di allarme.

Il Dipartimento della Protezione Civile ricorda che al fine di ottimizzare l’operatività del sistema, è previsto l’invio di periodici messaggi di “test”, sia per i rischi per cui IT-alert è operativo sia per quelli ancora in fase di sperimentazione. Si tratta di verifiche di funzionalità del sistema, volte ad assicurare il corretto meccanismo al verificarsi di una reale emergenza.

Ulteriori informazioni sul sistema di allarme pubblico e sul suo funzionamento sono consultabili al sito www.italert.gov.it.

14/12/2023 – Approvazione del nuovo Piano provinciale di protezione civile

Nella seduta del 14 dicembre, il Consiglio della Provincia di Cuneo ha approvato il nuovo Piano provinciale di protezione civile. Si tratta di un documento importante che rientra fra le attività di prevenzione non strutturale e rappresenta il riferimento per la gestione delle emergenze in ambito provinciale.

Il piano riporta gli scenari di rischio, le modalità per la diffusione delle allerte, gli aspetti connessi all’organizzazione del sistema di coordinamento di livello provinciale in emergenza, le modalità che garantiscano il flusso delle comunicazioni e le procedure operative di attivazione e raccordo tra gli enti coinvolti.

Il precedente piano era stato approvato nel 2010 e faceva riferimento a disposizioni normative che prevedevano, tra l’altro, competenze in capo al Presidente della Provincia (individuato dalla Legge regionale 7/2003 quale autorità di protezione civile) di direzione e coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite in occasione di eventi a carattere sovracomunale per i quali non era stato deliberato lo stato di emergenza di rilevo nazionale (c.d. eventi di “tipo b”).

Il Decreto Legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 (Codice della protezione civile) ha operato la ricognizione ed il riordino delle precedenti disposizioni in materia; la direzione unitaria di tutti i servizi di emergenza da attivare a livello provinciale in occasione degli eventi emergenziali sia di “tipo b”, sia di “tipo c” (con deliberazione dello stato di emergenza di rilevo nazionale), è sempre assegnata al Prefetto, in raccordo con il Presidente della giunta regionale, che cura l’attuazione del Piano provinciale di protezione civile.

Il nuovo piano è stato quindi predisposto dalla Provincia in raccordo con la Prefettura di Cuneo e la Regione Piemonte sulla base dei contenuti previsti dagli indirizzi di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021. L’individuazione delle aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse è stata effettuata congiuntamente al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo ed ai comuni interessati.

Prima del Consiglio si è riunito il Comitato provinciale, con la partecipazione delle principali componenti e strutture operative del sistema di protezione civile, che ha espresso parere positivo chiudendo una fase di confronto sui contenuti avviata precedentemente con la richiesta di formulazione di eventuali osservazioni a tutti gli Enti interessati.

Il piano verrà pubblicato sul sito internet della Provincia di Cuneo.

15/11/2023 – Stagione invernale 2023-2024: regolamentazione circolazione sulle strade provinciali e statali

Contestualmente all’arrivo della stagione fredda, scattano le disposizioni che impongono l’utilizzo di pneumatici per la circolazione in presenza di neve o di tratti ghiacciati. In tal senso si fa richiamo alle ordinanze emanate dalla Provincia di Cuneo e dall’Anas relativamente alla viabilità di rispettiva competenza.

Per quanto riguarda le STRADE PROVINCIALI, l’Ordinanza 758/2012 prevede che dal 15 novembre di ogni anno al 15 aprile dell’anno successivo, i veicoli che transitano sulla rete viaria di competenza della Provincia di Cuneo debbano essere muniti di pneumatici invernali o essere dotati a bordo dei necessari mezzi antisdrucciolevoli idonei per la marcia su neve e ghiaccio, e adeguati al tipo di veicolo in uso.

Sulle STRADE STATALI l’Ordinanza 622/2023 disciplina, nel periodo compreso tra il 15 novembre 2023 e il 15 aprile 2024, che i veicoli che percorrono le tratte elencate nel medesimo provvedimento siano muniti di pneumatici invernali, ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve o ghiaccio. L’ordinanza ANAS disciplina inoltre le aperture/chiusure del Colle della Maddalena in caso di nevicate e pericolo valanghe, fornendo specifiche disposizioni per quel che concerne i mezzi pesanti nel tratto tra Borgo San Dalmazzo e il Confine di Stato.