Archivi categoria: Eventi e calamità naturali

02/02/2019 – Chiusura SP 336 S.Lorenzo di Valdieri-Desertetto e SP 22 Bivio Peradritta-S.Anna di Valdieri

La Provincia informa che, a causa delle abbondanti nevicate e dell’elevato rischio valanghe espresso dalla Commissione valanghe e dall’ARPA, sono state chiuse sia al transito VEICOLARE che PEDONALE le SP 336 Tronco 1: S.Lorenzo di Valdieri-Desertetto e SP 22 Tronco: Bivio Peradritta – S. Anna di Valdieri dalle ore 12:00 del giorno 02/02/2019 fino a revoca, ad eccezione dei residenti, dei mezzi di soccorso, di polizia ed addetti alle imprese locali per lo sgombero neve

Ordinanza n. 44 del 02/02/2019

Evento alluvionale novembre 2016: dichiarato lo stato di emergenza

Nei giorni dal 23 al 25 novembre precipitazioni diffuse ed intense hanno coinvolto il territorio della provincia di Cuneo; tali fenomeni hanno in particolare interessato dapprima il bacino del Tanaro e successivamente il bacino del Po.

In generale, negli ambiti territoriali interessati dalle precipitazioni, si sono generati numerosi fenomeni di allagamento che hanno richiesto l’adozione di misure di chiusura cautelare di molte vie di comunicazione e determinato diffuse interruzioni della viabilità secondaria ed anche principale, con interruzione di collegamenti ferroviari e coinvolgimento di numerosi centri abitati.

Fenomeni franosi hanno diffusamente coinvolto i territori interessati dalle forti piogge, coinvolgendo la viabilità ed in alcuni casi le abitazioni.

In data 16 dicembre il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza; tutti i provvedimenti relativi all’evento sono consultabili sul sito della Regione Piemonte.

07/11/2016 – Aggiornamenti sulle attività a supporto delle popolazioni colpite dal sisma

 Proseguono le attività del Sistema di protezione civile regionale, in relazione alle richieste pervenute dalla Di.Coma.C (Direzione di comando e controllo), nell’assistenza delle popolazioni colpite dall’emergenza terremoto nel centro Italia:

  • il camper farmacia presta servizio a Visso, in provincia di Macerata, gestito in alternanza da farmacisti volontari e da quelli locali;
  • il PASS (Posto di assistenza socio-sanitaria), gestito dal Coordinamento del Volontariato di Cuneo, è stato allestito a Norcia per garantire, con l’impiego di medici e infermieri locali, assistenza sanitaria di base e socio-sanitaria alle popolazioni colpite;
  • una tenda pneumatica ad uso di struttura collettiva, gestita dai volontari del Coordinamento di Verbania, è stata destinata al comune di Sant’Angelo in Pontano, in provincia di Macerata;
  • la cucina campale della Colonna mobile è stata inviata a Savelli, frazione di Norcia, dal presidio di San Michele di Alessandria;
  • tecnici della Regione, delle Province e della Città Metropolitana di Torino, garantiranno la turnazione per fornire supporto alla Regione Marche ed alla Regione Umbria nelle attività di raccordo tra i Comuni colpiti.

Con riferimento alle donazioni il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha fornito le seguenti indicazioni:

  • donazioni di denaro possono essere effettuate tramite l’apposito conto corrente bancario (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/donazioni_sisma_2016.wp) o attraverso il numero solidale 45500 (donazione di due euro con sms o chiamata da rete fissa);
  • in relazione alla raccolta di vestiti e altri generi di prima necessità il Dipartimento, d’intesa con le Regioni, i Comuni e con le Organizzazioni di volontariato, ha chiesto uno stop alle donazioni. La generosità dimostrata sinora ha permesso, infatti, di raccogliere grandissime quantità di vestiti, giocattoli, cibo e, in genere, beni di prima necessità. Al contempo l’arrivo continuo di materiali impegna molti operatori nelle attività di verifica e smistamento di tutte queste offerte, che spesso non incontrano le specifiche esigenze della popolazione colpita.

Si ricorda a chi ha manifestato la volontà di partire come volontario per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto che per contribuire agli interventi nelle zone colpite da disastri, è necessario far parte di un’organizzazione di volontariato già addestrata all’intervento. In questi casi, infatti, il contributo dei singoli non facilita le azioni di soccorso.