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24/05/2013 – Presentato il nuovo Regolamento regionale del volontariato di protezione civile

Con il nuovo Regolamento regionale del volontariato di protezione civile, la Regione Piemonte ha introdotto importanti novità riguardanti sia la disciplina delle attività, sia l’organizzazione del volontariato di protezione civile, nel rispetto della normativa vigente e delle competenze delle Province e dei Comuni. Il documento,  alla cui stesura ha partecipato anche la Provincia di Cuneo attraverso gli incontri del tavolo tecnico regionale e dell’Unione Province Piemontesi, è stato presentato al Centro Incontri della Provincia venerdì 24 maggio. Sono intervenuti, oltre all’assessore provinciale alla Protezione civile Stefano Isaia, sindaci, autorità e il Coordinamento provinciale di Protezione civile guidato da Roberto Gagna. Relatori i  funzionari del Settore Protezione Civile della Regione Piemonte. Tanti gli argomenti affrontati: organizzazione del volontariato di Protezione civile e forme di aggregazione; requisiti e compiti delle associazioni e dei gruppi comunali e intercomunali di volontariato; attivazione e impiego del volontariato; coordinamento regionale delle attività di emergenza; impiego del volontariato in occasione di eventi a rilevante impatto locale; impiego del volontariato in occasione di ricerca di persone disperse; formazione ed esercitazioni.

 “La riunione di oggi – ha detto l’assessore Isaia – è stata fortemente voluta perchè, nell’ambito di questo percorso di revisione delle regole di impiego del volontariato di Protezione civile, si è sentita l’esigenza di organizzare momenti di incontro a livello provinciale per discutere la nuova norma, illustrando nel merito alcuni aspetti fondamentali, come ad esempio l’impiego del volontariato in occasione di eventi a rilevante impatto locale e in occasione di ricerca di persone disperse, oltre ai rapporti e alle responsabilità che intercorrono con le amministrazioni comunali”.

Uno degli aspetti distintivi del sistema di Protezione civile italiano è, infatti, costituito dal principio del decentramento con il coinvolgimento non solo dello Stato, ma anche delle Regioni e degli enti locali, con l’importante contributo della società civile attraverso le organizzazioni di volontariato. Risulta pertanto fondamentale l’attività di coordinamento tra amministrazioni pubbliche, sia nella fase di emergenza sia in quelle, altrettanto importanti, della previsione e della prevenzione per individuare con precisione e celerità i compiti e le responsabilità assegnate a ciascun attore, in particolar modo a quelli istituzionali come il presidente della Regione, Prefetto, presidente della Provincia e sindaco. In Italia il sistema di protezione civile è impostato sul principio di sussidiarietà: il primo responsabile in ogni Comune è il sindaco che organizza le proprie risorse secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio, ma se queste non fossero sufficienti, intervengono i livelli superiori integrando le forze disponibili in loco. Le autorità assumono il coordinamento delle operazioni e poi intervengono le organizzazioni di volontariato che forniscono la loro collaborazione nelle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza. Il ruolo del volontariato è previsto e regolamentato all’interno dei piani di Protezione civile ai vari livelli (comunale, provinciale e regionale).

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18/12/2012 – CRI attiva a Cuneo un centro di accoglienza per senza fissa dimora

 La Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Cuneo ha attivato, a partire da martedì 18 dicembre 2012, un centro di accoglienza per senza fissa dimora in via Santa Croce, 3 a Cuneo. La struttura sarà aperta per tutto l’inverno, tutti i giorni dalle 22:00 alle 7:00.

Nello stesso periodo ripartirà inoltre il servizio di unità di strada per le vie della città per portare aiuto alle persone marginalizzate che per qualunque motivo si trovano di notte in strada.

La Croce Rossa ha messo a disposizione il numero 0171 605705 per segnalare 24 ore su 24 l’eventuale presenza di senza fissa dimora.

10/12/2012 – Comitato provinciale di Protezione civile: il bilancio dell’attività del 2012

La riunione annuale del Comitato provinciale di Protezione civile si è svolta in Provincia lunedì 10 dicembre per fare il bilancio dell’attività del 2012. All’organo consultivo e propositivo che supporta l’autorità provinciale di Protezione civile hanno preso parte, oltre a Provincia e Prefettura, Vigili del Fuoco, Regione Piemonte, Arpa, Comuni sede di Com, Comunità Montane, Croce Rossa e Coordinamento provinciale dei volontari.

Comitato protezione civile
Comitato protezione civile

 Era presente la presidente della Provincia Gianna Gancia che ha ringraziato tutte le componenti istituzionali e operative: “Grazie a voi è possibile una sinergia di azione e professionalità sempre assicurata nella Granda, condizione indispensabile per un’efficace risposta ai rischi cui è soggetto il territorio”. la presidente Gancia ha anche posto l’accento sulle restrizione derivanti dal patto di stabilità, auspicando che non vadano ad incidere sulla sicurezza dei cittadini, e ribadito l’impegno della Provincia sulla specifica materia.

L’assessore alla Protezione civile, Stefano Isaia, ha poi affrontato i vari temi all’ordine del giorno, in particolare le novità legislative in materia di protezione civile attraverso le quali l’operatività è stata ricondotta al nucleo originario di competenze (previsione e prevenzione dei rischi, soccorso e superamento dell’emergenza), riviste le modalità di dichiarazione dello stato di emergenza, date nuove indicazioni e vincoli relativi all’aspetto finanziario.

“È innegabile – ha detto Isaia – che i tagli alle risorse finanziarie comportino, anche nella nostra Provincia, una minore capacità operativa a tutti i livelli e che i limitati investimenti rendano le infrastrutture ed il territorio più vulnerabile, ma è anche vero che gli interventi realizzati dai Comuni e dalle Province per la dichiarazione dello stato di emergenza saranno esclusi dall’obbligo di rispetto del patto di stabilità interno”.

L’assessore ha poi parlato del progetto della Regione Piemonte di avviare, a breve, l’organizzazione dei presidi idraulici ed idrogeologici che porteranno alla definizione di un sistema di osservazione e di monitoraggio delle piene e dei movimenti franosi. Uno specifico approfondimento è stato anche dedicato al nuovo regolamento regionale del volontariato di protezione civile. La Prefettura di Cuneo ha illustrato le pianificazioni di settore recentemente approvate, soprattutto in riferimento alle industrie a rischio di incidente rilevante e ha posto l’attenzione sul tema della ricerca di persone scomparse. Su questo ultimo argomento sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco ed il Coordinamento provinciale dei volontari. I Comuni hanno condiviso le prime esperienze applicative del nuovo regolamento regionale, soprattutto in riferimento all’impiego in occasione di eventi a rilevante impatto locale.

 Ad oggi in provincia di Cuneo ci sono 201 Comuni dotati di piano di emergenza comunale o intercomunale, dei rimanenti 49 gran parte è in fase di aggiornamento o approvazione, soltanto 16 risultano sprovvisti o non hanno fornito alcuna informazione. Nel 2010 è stato approvato il piano integrato di protezione civile (contenente le prescrizioni del programma provinciale di previsione e prevenzione e del piano di emergenza provinciale) che consolida la sinergia tra le diverse istituzioni e forze operative a vario titolo competenti in materia e garantisce l’attivazione H24 dell’Unità di Crisi quale luogo di coordinamento unitario.